Sinodo,mass media e verità eterne : riflessioni di un credente orgogliosamente attaccato alla tradizione

Sinodo 2014In questi giorni tutti  gli organi di stampa hanno commentato abbondantemente i risultati del Sinodo dei vescovi e le conclusioni di Papa Francesco, inneggiando al nuovo corso della Chiesa quasi che ci trovassimo di fronte ad uno stravolgimento della dottrina tradizionale, cosa che non mi sembra vera anche se gli interventi di alcuni padri mi hanno preoccupato per il desiderio di compiacere il mondo ad ogni costo, a prescindere dalla verità evangelica. Se è vero che in Europa e Nord America siamo di fronte ad una apostasia generalizzata dai valori del Cristianesimo,è altrettanto vero che la comprensione di quelli che una volta erano chiamati i segni dei tempi, la si attua si con il dialogo ma evitando la rinuncia ai valori tradizionali della Chiesa, quei valori che in 2000 anni di storia le hanno permesso di sopravvivere a tante tempeste e a rivoluzioni di ogni tipo. In questo senso temo che il nuovo corso di Papa Francesco, nel desiderio di comprendere le ansie delle nuove generazioni ed il venir meno della adesione alla fede da parte di molte persone, sconcerti il popolo dei fedeli abituati a determinati insegnamenti che si sono dimostrati validi nei secoli (producendo migliaia di Santi!!) e CHE NON POSSONO ESSERE ABROGATI IN NOME DEL PRESUNTO DIALOGO CON IL MONDO MODERNO. E’ una grande ipocrisia dire che la dottrina rimane la stessa, ma bisogna aggiornarla ad un mondo in trasformazione; l’aggiornamento fa parte della storia della Chiesa che si è adattata ad ogni regime e situazione nel corso dei secoli! In realtà alcuni teologi e vescovi non so se consapevolmente o inconsapevolmente stanno distruggendo la dimensione identitaria e spirituale della Chiesa, trasformandola in una sorta di agenzia umanitaria! Dio ce ne scampi! Il mondo e la società odierna hanno bisogno di verità, di certezze, perché no di dogmi non di astratti discorsi buonisti fine a se stessi. A conclusione di questa mia riflessione di cattivo cristiano errante sempre più perplesso di fronte a certi cambiamenti, vorrei citare la frase dello scrittore Socci apparsa nei giorni scorsi su un quotidiano: Qualcuno vorrebbe “UN CERTO SBARACCAMENTO SCALFARIANO del CATTOLICESIMO CHE FINIREBBE PER TRAVOLGERE SACRAMENTI,COMANDAMENTI e MAGISTERO “. Questo è il vero rischio che corre la Chiesa Cattolica!