Perchè Bologna non può seguire l’esempio di Venezia?

virginio merolaNon è ora che BOLOGNA si svegli dal suo lungo sonno suicida? Un pensiero mi assilla in questi giorni: se VENEZIA dopo 22 anni di amministrazione di sinistra ed un anno di commissariamento è stata capace di liberarsi dall’egemonia della sinistra, perché la nostra città non può fare altrettanto dopo aver perso l’occasione del 2011 dopo il commissariamento della Cancellieri causato dalle dimissioni di Delbono? Allora un Centro Destra diviso e rissoso, con pesanti responsabilità dei coordinatori regionali PDL e dalle imposizioni romane non seppe approfittare dell’occasione e subì una sconfitta pesante, causata anche dalla massiccia campagna della sinistra appoggiata dai tradizionali centri di potere (vedi coop ma non solo) a favore del debole candidato Merola. Oggi però lo scenario nazionale e locale è cambiato, gli elettori privilegiano i programmi e gli uomini che li impersonificano; basta dare un’occhiata a come è ridotta Bologna, in preda ad una malavita sempre più organizzata e ad una emergenza occupazionale preoccupante, oltre che ad un’immigrazione incontrollata, per rendersi conto della necessità di un ricambio invocato da tutti, anche dagli elettori tradizionali della sinistra, tant’è che nel PD si comincia a mettere in discussione la ricandidatura di Merola. Quel che resta del Centro Destra e del civismo comunque etichettato, non può non riflettere su tutto ciò, su un mutato clima sociale che richiede un’alternanza vera ad un PD dilaniato da lotte di potere ed incapace di esprimere una vera strategia di rilancio per Bologna. Al bando pertanto ambizioni personali, pur legittime ma secondarie rispetto all’obiettivo di far rinascere la città, perché di questo si tratta. Bologna non merita questo PD,lo vogliamo capire?