Garagnani (Pdl Bologna): Protezione Civile. Ordine del giorno per un maggior controllo e una verifica periodica da parte delle istituzionali locali sulle funzioni del commissario delegato

A.C.5203-A

ORDINE DEL GIORNO

La Camera premesso che:
– il decreto legge in esame prevede disposizioni urgenti per il riordino della Protezione civile, riconducendone l’operatività al nucleo originario di competenze attribuite dalla legge istitutiva, dirette, prevalentemente, a fronteggiare gli eventi calamitosi e a rendere più incisivi gli interventi nella gestione delle emergenze;
– il provvedimento in particolare, dispone attraverso la novella al comma 4 dell’articolo 5 della legge 24 febbraio 1992, n.225 istitutiva del servizio nazionale di Protezione civile, relativamente all’eventualità da parte del Capo del Dipartimento, di avvalersi di commissari delegati per i quali, il provvedimento di delega dovrà specificare il contenuto dell’incarico, i tempi e le modalità del relativo esercizio, esplicitando, rispetto alla disposizione previgente, che le funzioni del commissario delegato cessano con la scadenza dello stato di emergenza;
– numerosi enti locali recentemente coinvolti in avvenimenti di carattere emergenziale segnalano che le prerogative e le competenze affidate al medesimo commissario, determinano spesso il mancato coinvolgimento da parte delle realtà istituzionali locali quali: consigli comunali o provinciali, i cui rappresentanti sono messi a conoscenza delle decisioni e delle iniziative da parte dello stesso commissario delegato in maniera tardiva o addirittura senza alcuna partecipazione;
– una verifica periodica del commissario delegato nei riguardi delle suddette realtà istituzionali locali che garantisca un maggiore e più puntuale coinvolgimento delle medesime, attribuendo un maggiore potere di controllo da parte dei suddetti enti locali, contribuirebbe a stabilire una più intensa armonia tra i soggetti istituzionali coinvolti nelle aree in cui è stato dichiarato lo stato di emergenza, evitando conseguentemente una esclusività nel rapporto bilaterale tra la Protezione civile e il commissario delegato;

impegna il Governo

a prevedere nell’ambito delle funzioni del commissario delegato, attribuite dal Capo del dipartimento della protezione civile, una maggiore implicazione delle realtà istituzionali locali, attraverso una partecipazione degli enti locali interessati dagli eventi calamitosi, espressa attraverso una verifica periodica e un potere di controllo più incisivo da parte delle istituzioni locali interessate, così come esposto in premessa.

GARAGNANI