18 Aprile 1948: data fondante della democrazia in Italia

 

Alcide De Gasperi

Alcide De Gasperi in una foto d'epoca

Ad ormai 65 anni dal 18 aprile 1948 data fondamentale per la democrazia italiana che grazie alla vittoria della DC di De Gasperi e dei partiti laici segno’ la sconfitta del comunismo, manca ancora un riconoscimento ufficiale nella “iconografia” della Repubblica del significato di quell’evento e delle conseguenze significative che ebbe per il nostro paese e l’Europa. Si festeggia ufficialmente il 2 giugno la nascita della Repubblica (nonostante le ambiguita’ della consultazione referendaria, o il 25 Aprile (nonostante le ombre profonde della Resistenza) e si ignora quell’anniversario che,a mio modo di vedere è la vera data fondante della democrazia italiana.
Quali le ragioni? La principale a mio modo di vedere è nell’ostilità della sinistra  intera e del PCI/DS/PD ad ammettere le proprie responsabilità ed il ruolo nefasto di Togliatti complice dei peggiori crimini staliniani e suddito fedele dell’URSS, (e’sufficiente riflettere sul fatto che se il 18 aprile 1948 avessero vinto Togliatti ed il fronte popolare l’Italia avrebbe vissuto le drammatiche vicende degli altri paesi dell’est europeo Polonia, Ungheria, Cecoslovacchia, etc.); nel clima consociativo che ha caratterizzato il governo del nostro paese negli ultimi 60 anni si è’ di fatto preferito in nome della cd pacificazione nazionale “glissare” su questo evento enfatizzando il 25 Aprile e la Resistenza compiacendo in questo modo la sinistra che ancora oggi rifiuta tenacemente di ammettere il significato SALVIFICO per tutti gli italiani del 18 Aprile 1948 che consentì agli stessi comunisti di procedere  ad una pur cauta ed ambigua revisione dei loro legami con l’Urss. E’ inammissibile che ancora oggi nei libri di testo in uso nelle scuole superiori si metta sostanzialmente sullo stesso piano l’URSS e gli Stati Uniti ed il mondo occidentale, condannando sì, seppur con molti distinguo, i crimini del comunismo ma inquadrandoli nel contesto della GUERRA FREDDA. E’ ora di finirla con certe ambiguità ed occorre riconoscere la statura morale di leaders laici come Churchill, Truman, McArthur, Marshall, Adenauer, il nostro De Gasperi per non parlare del grande Papa Pio XII,del card.Mindzenty, Beran, Wishinsky, per citare soltanto i più conosciuti che si opposero risolutamente al comunismo e salvarono la libertà dell’Europa.
Il cd “PIANO MARSHALL” dal nome del segretario di stato americano salvò l’economia europea stremata dalla guerra con l’opposizione dei comunisti di tutti i paesi europei. Quando penso che in Italia ed a Bologna ci sono strade intitolate a Togliatti, mi viene da rabbrividire pensando alle complicità ed al ruolo nefasto di quell’uomo idolatrato dai comunisti italiani ed ancora oggi sostanzialmente rispettato come uno degli artefici della ricostruzione dell’Italia, (il capigruppo PD alla Camera qualche mese fa disse di essere orgoglioso di sedere nel banco già occupato da Togliatti) qualcuno obietterà che non è il caso di ristabilire un clima da guerra fredda a distanza di parecchi decenni da quegli avvenimenti ma il senso di questa modesta rubrica”controcorrente”e’ quello di ripristinare o contribuire alla verità storica che purtroppo le giovani generazioni ignorano completamente anche per effetto della opera di  disinformazione posta in essere da intellettuali e giornalisti di sinistra. E’ il caso in questa sede di citare libri autorevoli come “Togliatti e Stalin” di Elena Aga Rossi (molto documentato ed esplicito nel denunciare la totale subalternità di Togliatti a Stalin, volume che tra l’altro ha ricevuto nel 1998 il prestigioso premio Acqui Storia) varie biografie di De Gasperi, l’importante testo sui rapporti internazionali dal dopoguerra ad oggi di A. Duce, le memorie del card.Mindzenty ,vero e proprio atto di accusa contro,le depravazioni del comunismo e le debolezze ed ambiguita’ della ostpolitik vaticana, ma in ogni caso e’ la stessa storia del comunismo italiano che deve essere messa esplicitamente sotto accusa visto che i maggiori leaders della sinistra italiana (D’Alema, e’ un esempio, si  collegano ancora pur ambiguamente e a denti stretti, condannandola,a quell’esperienza ed oggi pretendono di insegnare a noi tutti cos’è la libertà.Si pensi che Belinguer si oppose al l’installazione dei missili Pershing di fronte a quelli già installati dall’Urss e diretti contro l’Italia nel  1979 ed il fatto che nel Pantheon della sinistra ci sia ancora Togliatti dimostra l’arretratezza culturale e la mancata consapevolezza delle passate gravi responsabilità verso l’Italia del gruppo dirigente del PD.